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Etimologicamente significa “ che ama i boschi “ .
Non si conosce l’anno di nascita; molte Città, tra cui
Palermo, Messina, Vizzini ( CT ), Roma, se ne contedono
i natali dalla nobile famiglia Ottavia.
Ebbe due sorelle: Emiliana e Tersilla, anch’esse
Sante, venerate al 5 Gennaio e al 24 Dicembre.
Fu sposa del Senatore Gordiano della Famiglia Anicia
, che amministrava una delle sette regioni di Roma.
La tradizione palermitana vuole che la casa
di S. Silvia, ove pare sia nata, sorgesse sul sito della
Chiesa di S. Gregorio al Capo, ove esisteva un
pozzo, a Lei intitolato.
Qui concepì il figlio che partorì a Roma, il futuro
Papa San Gregorio Magno. Consigliato da Silvia, lo sposo
Gordiano nell’anno 569 fece dono dei beni che possedeva
nel regno di Napoli al Monastero di Monte Cassino e suo
figlio Gregorio sui possedimenti della madre eresse sei
monasteri in Sicilia:
( S. Martino delle Scale; Maria SS. di Gibilmanna ; S.
Maria La Vetere di Licata; S. Maria La Vetere di
Chiaramente Gulfi; S. Giovanni Evangelista a Modica
alta; Maria SS. della Vena a Piedimonte Etneo ) il
settimo a Roma, dedicato all’Apostolo Andrea, sul
terreno della stessa Silvia.
Oppure, se i Monasteri fossero stati tutti nella
Città di Palermo, uno dei sette era S. Gregorio al Capo,
come riporta la lapide posta dagli Agostiniani nella
stessa Chiesa.
Gli altri erano:S. Giovanni degli Eremiti; S.
Massimo e S. Agata in Lucusiano;il Pretoriano; S.
Adriano;S. Giorgio in Kemonia; S. Martino delle Scale.
Altre tradizioni siciliane vogliono il
monastero di S. Maria della Vena di Piedimonte Etneo
fondato su possedimenti di S. Silvia:
“ l’Icona della Vergine si ferma, dà l’acqua, vuole il
tempio; San Gregorio dona gli edifici ( chiesa e
monastero ) e S. Silvia il bosco “ ; altri
possedimenti di S. Silvia erano a Vizzini ( CT ).
Rimasta vedova condusse una vita semplice e,
indossato l’abito delle Oblate benedettine, si nutriva
di legumi, che inviava anche al figlio.
Si dedicò alla meditazione e al servizio dei poveri
e meritò di vedere il figlio Gregorio salire sulla
Cattedra di Pietro.
Si addormentò nel Signore il 3 Novembre del 590 o del
592. Gregorio la seppellì nel monastero di S. Andrea e
vi fece dipingere la sua immagine con la croce nella
destra e il libro nella sinistra, con la scritta:
“ Vivit anima mea et laudabit te, et iudicia
tua adiuvabunt me “, cioè: “Vive la mia anima e ti
loderà e i tuoi giudizi mi aiuteranno".
La tradizione romana, ( Vita S. Gregorii I,
9 Migne PL LXXV p. 66 ) la fa dimorare, rimasta vedova,
nel luogo detto Cella Nova presso il Monastero di
S. Saba sull’Aventino ( vicino la Basilica di S. Paolo
fuori le mura ) ove a fianco dell’ingresso è l’Oratorio
di S. Silvia.
Da qui mandava al figlio, quando stava nel
Monastero di S. Andrea, dei legumi cotti in una tazza
d’argento, che poi S. Gregorio donò in elemosina, come
riferisce Giovanni Diacono. Nel luogo della Chiesa di S.
Gregorio al Celio una antica tradizione pone la casa
paterna di Gregorio che vi costruì una chiesa in onore
di S. Andrea. Qui il Cardinale Cesare Baronio, famoso
annalista e commendatario della Chiesa fondò nell’orto
della chiesa tre Oratori: S. Andrea, ove furono
sepolte le Sante Silvia, Emiliana e Tarsilla; S.
Silvia e S. Barbara.
Un’altra tradizione vuole che S. Silvia sia stata
sepolta a Preneste ( Palestrina ) nel luogo del
monastero a Lei intitolato, poiché S. Silvia e il figlio
Gregorio donarono ai monaci benedettini di Subiaco
territori di proprietà della famiglia Anicia come quello
della Wulturella con la chiesa di S. Maria ( odierna
Abbazia della Mentorella ).
Il Cardinale Cesare Baronio nel 1604, restaurando
la Chiesa del Santi Andrea e Gregorio al Celio in Roma,
depose alcune Reliquie della Santa nell’attiguo
Oratorio, a Lei dedicato.
Il Papa Clemente VIII ( 1592 - 1605 ) inserì il
suo nome nel Martirologio Romano: “ A Roma santa Silvia,
madre di san Gregorio Magno, Papa “.
Nel “
Martirologio Siculo “ del P. Ottavio Caietano S.J. del
1617 al 12 Marzo è recensito: “ In Sicilia, S.
Silviae, Matris S. Gregorij Papae Magni” , cioè: “
In Sicilia S. Silvia, Madre di S. Gregorio Magno Papa “.
L’Arcivescovo di Palermo Martin de Leon y Cardenas (
1650-1655 ) inserì la Festa di S. Silvia nel Calendario
Palermitano nel 1653.
Il Calendario Liturgico Regionale delle
Chiese di Sicilia, approvato dalla Sacra Congregazione
per i Sacramenti e il Culto Divino nel 1976 riporta:
” Fu la madre di S. Gregorio Magno. Per il fatto che
S. Gregorio istituì sei monasteri in Sicilia dotandoli
dei suoi beni, si è pensato che S. Silvia fosse
siciliana e la tradizione la vuole nata a Palermo. Dopo
la morte del marito Gordiano si ritirò a vita solitaria
e quasi monastica presso la Chiesa di S. Saba
sull’Aventino a Roma, dove, ricca di meriti, morì
nell’anno 592 “.
Viene celebrata nell’Arcidiocesi di Palermo
con il grado di Memoria Obbligatoria; in tutta la
Regione come Memoria facoltativa.
Autore: Ugo Russo ©
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