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San
Teoctisto
Abate
basiliano di Caccamo
( IX secolo )
4 Gennaio |
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Emblema : Libro, croce
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La Città di Termini
Imerese ( PA) venera tra i suoi Patroni San Calogero,
che abitò sul monte Euraco, alle cui radici sorge
l’abitato; sulla sommità del monte si vede ancora
l’impronta del suo piede ed una sorgente sgorgata per le
sue preghiere. Le tradizioni sono però oscure e
contraddittorie; si crede fosse lo stesso Calogero di
Fragalà che predicò il Vangelo a Termini Imerese contro
l’arianesimo dei Vandali; nello stemma comunale si vede
San Calogero vestito da monaco basiliano.
Alcuni Autori, lo ritennero un cittadino di Caccamo (
PA),l’antica Azone o Cabala cartaginese, ma secondo chi
scrive il Καλογερоσ ( Bel Vecchio ) di Termini
Imerese fu uno dei tanti monaci basiliani vissuti in
Sicilia dal IV secolo in poi e forse da identificare con
lo stesso Teoctisto. Questi visse nel monastero
basiliano di S. Nicola de Nemore ( del Bosco ),
ai piedi del Monte San Calogero, a circa tre chilometri
da Caccamo, del quale fu Abate, abitato ancora da poveri
contadini che lo hanno trasformato in stalle e ricoveri
per gli animali; gli affreschi di stile bizantino, che
decoravano l’annessa Chiesa, sono ridotti a figure
informi. Il feudo appartenuto al Convento, fu proprietà
del Seminario Arcivescovile di Palermo, che dovette
cederlo allo Stato nel 1866 e quindi concesso in
enfiteusi.
La sepoltura del Santo si sconosce, ma la
tradizione lo vuole sepolto in S. Nicolò del Bosco. La
morte del Santo è data dal Caietano in “Vitae Sanctorum
Siculorum”, dal Mongitore nel suo “ Martirologium
Panormitanum”, dallo Judica nel “ Martirologio della
Chiesa Palermitana “ nell’830. La Vita del Santo è
riportata da Ottavio Caietano S.J. in “ Vitae
Sanctorum Siculorum “ del 1657; da Agostino
Inveges nella
" Storia di Caccamo ; Francesco Carrera in “Pantheon Siculo“;
Giuseppe Perdicaro in “Vite dei Santi Siciliani “;
Vito Maria Amico nel “ de Abbatiis Sic. “. Nei
Menei ( Libri liturgici con le celebrazioni mensili ) e
Sinassari ( Libri liturgici per la Celebrazione
Eucaristica ) bizantini è ricordato al 4 Gennaio.
In un Martirologio della Chiesa Bizantina compare
al 3 Settembre:
“ San Teoctisto
Abate, morto nel 466-467 “ ; nel Calendario della
Chiesa Bizantina è segnato in due date: al 3 Settembre“
San Teoctisto monaco “ ( + 467 ) e al 4 Gennaio: “
Sinassi dei 70 Apostoli e San Teoctisto di Caccamo,
monaco italo-greco, circa l’anno 800 “.
Nel “ Martirologio Siculo “ del P. Ottavio Caietano
S.J. del 1617 al 4 Gennaio è recensito:
“ In Sicilia, in Monasterio Cucumi, S. Theoctisti
Abbatis ;
Graecorum Menol.
“in Sicilia, nel Monastero di Cucumo S. Teotisto Abate
“.
Nel “ Martirologium Panormitanum Sanctorum Civium et
Patronorum Urbis Panormi “ di Antonino Mongitore del
1742 al 4 Gennaio è annotato:
JANUARIUS
Pridie Nonas Januarii
4 In Monasterio Cucumiensi, apud Caccabum, S.
Theoctisti Abbatis,
qui virtutibus meritisque plenus claruit circa annum
octingentesimum & trigesimum
“,
cioè:
4 “ Nel Monastero Cucumiense, presso Caccamo, S.
Teoctisto Abate, che rifulse pieno di virtù e di meriti
intorno all’anno 830 “.
Il Martirologio della Chiesa Palermitana di Onofrio
Judica del 1771 riporta lo stesso elogio.
Il P. Agostino Inveges nella sua “ Cartagine
Siciliana “ riporta da un antico Evangeliario greco:
“ Quarto Januarii Festivitas Sanctorum septuaginta
Apostolorum et Teoctisti in Cucumo Abbatis “, cioè:
“ 4 gennaio Festa dei 70 Apostoli e Teoctisto Abate
di Caccamo “.
Fu iscritto nel Calendario Palermitano nel 1737, in
virtù della Bolla di Gregorio XIII del 30/12/1573
concessa alle Chiese di Spagna e alle terre soggette al
Re Cattolico “ di poter celebrare con Ufficio Proprio
i Santi non descritti nel Calendario, ma che fossero
naturali della Diocesi o Patroni della Chiesa o della
Diocesi e i loro Corpi o notabili Reliquie si avessero
in quella Chiesa o Diocesi “.
Il 19 Novembre 1736 D. Giuseppe Stella, Arcidiacono e
Vicario Generale in Sede vacante, poi Vescovo di Mazara
del Vallo, ordinò che fosse iscritto nel Calendario.
Nel Calendario della Chiesa Palermitana del 1771 è riportato al 15
Febbraio: 15 Februarii Theoctisti Abb.
semiduplex fuit 4 Januarii, cioè:
15 Febbraio Teoctisto
Abate semidoppio (fu il 4 Gennaio), poiché il 4 gennaio
cadeva l’Ottava dei SS. Innocenti.
La Celebrazione non compare mai nel testo delle
Messe Proprie per la Città e Diocesi di Palermo, a
partire dall’edizione del 1774 fino a quella del 1967,
perché il testo era quello della Messa dal Comune degli
Abati:Os Justi.
Compare però al 4 Gennaio, poiché Abate dell’Ordine
di S. Basilio, nel Testo delle Messe Proprie dell’Archimandritato
di Messina del 1929 e nel Calendario delle Chiese di
Sicilia fino al 1975 .
Con l’edizione del Calendario delle Chiese di
Sicilia del 1976 la celebrazione è stata
espunta. Poiché, però, a norma dell'Istruzione "
Calendaria particularia " i Santi si possono
celebrare nei vari luoghi con un grado più proprio, S.
Teoctisto, Abate basiliano, nella Città di Caccamo ha il
grado liturgico di Memoria Obbligatoria.
Autore:
Ugo Russo © |
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